lunedì 26 gennaio 2009

Palpata in coda al cinema

Quasi tutte le domeniche invernali, mio padre e mia madre, alternandosi, ci portavano allo spettacolo pomeridiano del California, il cinema di quartiere, indipendentemente dal film in programma. Può darsi allora che certe brevissime sequenze, comprese solo in parte, dei film d'amore o delle presentazioni di film in uscita, abbiano stimolato la mia immaginazione. Fantasticavo che mi permettessero di andare al cinema da sola. C'era molta gente in fila. All'improvviso qualcuno cominciava a tastarmi il sedere. Per di più, tutti i miei vicini in coda seguivano l'esempio, e quando arrivavo al botteghini, la cassiera vedeva che mi avevano sollevato la gonna e che le stavo parlando mentre qualcuno mi si sfregava sulle natiche; non avevo le mutande. 
da La vita sessuale di catherine m. di Catherine Millet

2 commenti:

  1. Non e' un sogno erotico cosi' destabilizzante... Insomma... ne ho fatte di peggio!

    Sei piu' esplicito e marterialista di me... Indubbiamente fa parte del tuo carattere e non perche' sei un uomo...

    ... ma questo blog non e' male... ci tornero'....

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  2. mi manda la dicuisopra labbrarosse ;)
    se si parla di sesso, io tendo a ficcarci il naso
    e questo frammento, beh, niente da dire

    dovrò cercare il libro

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